Le pupille del fantastico suonatore, fisse nel morto, lampeggiavano come quelle della strige.
La nostra penna rifugge dal descrivere ciò che accadde in quella stanza di morte, dacchè i medici ebbero praticata l'autopsia del cadavere. - A noi basti accennare che le ultime volontà dell'eroico Samuele vennero compiute, che Franz non esitò punto a procacciarsi le corde fatali onde egli sperava dar anima al suo violino.
Quelle corde, di là a quindici giorni, erano distese sullo stromento. Franz non osava guardarle. Una sera volle provarsi a suonare, ma l'arco gli tremava nella mano come lama di stocco nel pugno di un assassino esordiente.
- Non importa! esclamò Franz, rinserrando il violino nella cassetta - questi sciocchi terrori spariranno quando io mi troverò in presenza del mio potente rivale. La volontà del mio povero Samuele vuol essere compita... sarà un grande trionfo per me e per lui... se riescirò ad uguagliare... a superare Paganini!
Ma il celebre violinista non era più a Parigi. A quell'epoca Paganini dava al teatro di Gand una serie di concerti.
Una sera, mentre il diabolico artista sedeva a mensa circondato da una eletta compagnia di musicisti, Franz entrò nella sala dell'albergo, e muovendo all'indirizzo di Paganini, senza dir motto, gli consegnò un biglietto di visita.
Paganini lesse - lanciò sullo sconosciuto una di quelle occhiate fulminee cui l'occhio più temerario non può sostenere - ma vedendo che l'altro teneva fermo e pareva a sua volta sfidarlo colla impassibilità dello sguardo: Signore, gli disse con voce secca, i vostri desiderii saranno esauditi! - E Franz, salutando cortesemente i convitati, uscì dalla sala.
Due giorni dopo, nella città di Gand era esposto un avviso che annunziava l'ultimo concerto di Paganini. Nelle ultime linee del programma, stampato a lettere cubitali, spiccava una nota singolare che eccitava in sommo grado la pubblica curiosità, ed era oggetto di mille commenti!
In detta sera, diceva la nota, si produrrà per la prima volta l'egregio violinista alemanno signor Franz Sthoeny, il quale si è recato espressamente a Gand per gettare il guanto di sfida all'illustre Paganini, dichiarandosi pronto a competere con lui nella esecuzione dei pezzi più difficili. Avendo l'illustre Paganini accettata la sfida, il signor Franz Sthoeny dovrà eseguire, in confronto dell'insuperato violinista, la famosa FANTASIA-CAPRICCIO che si intitola LE STREGHE.
L'effetto di quell'annunzio fu magnetico. Paganini, che in mezzo alle agitazioni ed ai trionfi, non perdeva mai d'occhio il punto luminoso della speculazione, credette bene, per quella occasione, di rincarire del doppio il prezzo dei biglietti. - È inutile dire ch'egli aveva calcolato perfettamente. Tutta la città di Gand, quella sera, parve riversarsi in teatro.
All'ora terribile del cimento, Franz si recò nella sala del ridotto, dove Paganini lo aveva preceduto.
- Bravo figliuolo! avete fatto bene ad anticipare la vostra venuta - disse Paganini - sarà bene che noi invertiamo l'ordine del programma. Mi preme di sbrigare questa faccenda, per non essere disturbato nella esecuzione degli altri miei pezzi. - Siete voi pronto?
- Io sono ai vostri ordini, rispose Franz pacatamente.
Paganini fece alzare il sipario e tosto si presentò al proscenio fra un uragano di applausi e di grida frenetiche.
Non mai l'artista italiano, nell'eseguire quella diabolica composizione che si intitola le Streghe, aveva rivelato una potenza così diabolica. Le corde del violino, sotto la pressione delle falangi scarnate, si contorcevano come viscere palpitanti - l'occhio satanico del violinista evocava l'inferno dalle cavità misteriose del suo istromento. - I suoni prendevano forma, e, intorno a quel mago dell'arte, parevano danzare oscenamente delle figure fantastiche. Nel vuoto del palco scenico una inesplicabile fantasmagoria formata dalle vibrazioni sonore rappresentava le orgie invereconde e gli osceni connubi del Sabba.
Quando Paganini potè finalmente ritirarsi dalla scena, ove ad ogni tratto lo richiamavano le strepitose acclamazioni del pubblico, nella sala del ridotto incontrò Franz che aveva finito di accordare il violino, e già muoveva per slanciarsi nell'arringo.
Paganini rimase stupito nel mirare l'impassibilità del suo competitore, e l'aria di sicurezza che gli brillava nel volto.
Franz si avanzò verso il proscenio, accolto da un silenzio glaciale. Soggiogati dal fascino di Paganini, gli spettatori guardavano il nuovo arrivato come si guarda un povero ebete, che affronta un assurdo cimento.
Nullameno, alle prime arcate di Franz, l'attenzione degli spettatori si fece vivissima.
Franz era un esecutore abilissimo, uno di quegli esecutori pei quali la difficoltà non esiste. Il vecchio Samuele non aveva mentito il giorno in cui gli aveva detto: io ti ho insegnato tutto ciò che si può insegnare, e tu hai imparato tutto quello che si può apprendere.
Ma ciò che Franz aveva sognato di ottenere per effetto delle corde simpatiche; il gemito della passione, il grido straziante dell'agonia, il ruggito della foresta e l'ululo dei dannati - ciò che il vecchio Samuele avrebbe voluto comunicare al suo allievo ed amico, immolandogli se stesso e dotando di corde umane lo strumento di lui - tutto questo edifizio di illusioni, di speranze, che nell'anima dell'artista alemanno si erano tramutate in fede sicura - tutto svanì in un istante..
Sotto il colpo di un terribile disinganno, Franz smarrì il coraggio e le forze.... Invocò sommessamente il nome del defunto maestro - lo pregò... lo maledì nel segreto dell'anima sua - lo gridò traditore, scellerato. Poi, stanco della prova, disperato dell'esito, strappò dal violino le corde fatali, le gettò al suolo, e si fece a calpestarle con rabbia feroce.
- È pazzo! è pazzo! - fermatelo... soccorretelo! gridarono cento voci dalla platea.
Franz si allontanò dal proscenio, ed entrato precipitosamente nelle quinte, andò a prostrarsi ai piedi di Paganini.
- Perdono! mille volte perdono! - gridò Franz con accento disperato - io aveva creduto... io aveva sperato...
Paganini stese le braccia a quel povero sconfitto; lo sollevò da terra, e, abbracciandolo come un fratello, gli disse:
- Tu hai suonato divinamente... tu sei un grande artista... ciò che ti manca...
- Oh! so ben io ciò che mi manca - esclamò Franz singhiozzando; ma il vecchio Samuele mi ha tradito!....
E Franz narrò a Paganini l'istoria delle corde umane, esponendogli ingenuamente le illusioni a cui si era affidato.
- Povero Franz! - esclamò il violinista italiano con sarcastica pietà - tu hai dimenticato una circostanza per la quale le corde del tuo violino non potevano competere colle mie nella vivacità, nel calore, nell'impeto della passione... Non hai tu detto che il tuo vecchio maestro era tedesco?
- Senza dubbio - egli era tedesco come io lo sono....
- Ebbene: ecco appunto la circostanza sfavorevole - proseguì Paganini battendo sulla spalla del povero Franz. - Un'altra volta, quando vorrai comunicare al tuo violino l'anima, il fuoco, la passione, la vivacità che io possiedo, fa che le tue corde sieno composte di fibra italiana.
E aggiunse sottovoce: «E fa anche di procacciarti, se lo puoi, un'anima da italiano».
Е. П. Блаватская. Ожившая скрипка.
Е. П. Блаватская. Из серии "Nightmare Tales", 1892г.
Ожившая скрипка
I
В 1828 году в Париж со своим учеником приехал старый немец - учитель музыки - и поселился в одном из тихих предместий столицы. Старика звали Самуэль Клаус; имя ученика звучало более поэтично - Франц Стенио. Молодой человек, по слухам, был скрипачом с необыкновенным, почти сказочным талантом. Поскольку он был беден и не успел ещё сделать себе имени в Европе, он провёл неcколько лет в столице Франции - центре переменчивой континентальной моды - в полной безвестности. Франц был родом из Штирии; ко времени описываемых здесь событий ему было двадцать с небольшим. Будучи философом и мечтателем по натуре, наделённым всеми мистическими странностями подлинного гения, он напоминал кого-то из героев фантастических сказок Гофмана. Юные годы Франца протекали в очень необычной, даже чудной обстановке. И об этом необходимо сказать несколько слов, чтобы читателю стала понятнее эта история.
Франц родился в тихом городке, затерявшемся среди Штирийских Альп, в семье набожных сельчан. Ребёнка нянчили "гномы, которые присматривали за его колыбелькой"; он рос в странной атмосфере, наполненной рассказами о привидениях и вампирах, играющих такую важную роль в жизни каждого штирийца и словенца, обитающего на юге Австрии, и позднее получил образование в Германии, под сенью средневековых рейнских замков. С самого детства Франц прошёл через все эмоциональные стадии увлечения так называемыми "сверхъестественными явлениями". Одно время он изучал оккультные науки вместе с восторженным последователем учения Парацельса и Кунрата. В алхимии для него почти не осталось никаких секретов, а познакомившись с венгерскими цыганами, он попробовал себя в ритуальной магии и колдовстве. Но больше всего на свете Франц любил музыку, а ещё больше музыки - свою скрипку.
Когда ему исполнилось 22 года, он вдруг оставил практические занятия оккультизмом и с этого дня целиком посвятил себя искусству, хотя в глубине души был предан прекрасным греческим богам. Из уроков античной литературы в памяти у него сохранилось всё, что имело отношение к музам, особенно к Эвтерпе, алтарю которой он поклонялся, и Орфею, волшебную лиру которого он старался превзойти, играя на скрипке. Нимфы и сирены, очевидно, вследствие их двойного родства с музами через Каллиопу и Орфея, занимали воображение Франца гораздо больше, нежели вопросы этого подлунного мира. Все его мечты, подобно фимиаму, подхваченные волной неземной гармонии, которую он извлекал из своего инструмента, уносились в возвышенные и благородные сферы. Он грезил наяву и жил настоящей, хотя и заколдованной жизнью только в те часы, когда благодаря своему волшебному смычку в потоке звуков возносился к языческому Олимпу, к ногам Эвтерпы. Он был странным ребёнком, ибо рос в атмосфере всевозможных историй о колдовстве и магии, затем превратился в ещё более странного юношу, и наконец, достиг зрелого возраста, при этом ничто свойственное юности не коснулось Франца. Ни одно прекрасное девичье лицо не привлекло к себе его взора, ни разу за всё время одиноких занятий его мысли не обращались к тому, что лежало за пределами жизни знакомых ему цыган-мистиков. Довольствуясь своим собственным обществом, он провёл так лучшие годы отрочества и юности, своим главным идолом имея скрипку, а единственными слушателями - богов и богинь древней Эллады, пребывая в полном неведении относительно практической жизни. Всё его существование было одним нескончаемым днём, наполненным грёзами, музыкой и солнечным светом, и Франц никогда не испытывал никаких иных желаний.
Какими никчёмными, но в то же время какими чудесными были эти мечты! Какие яркие картины вспыхивали в его сознании! Стоило ли желать какой-то лучшей доли? Разве он не был тем, кем хотел быть, молниеносно превращаясь то в одного, то в другого героя: то в Орфея, которому вся природа внимала, затаив дыхание, то в пастуха, игравшего на свирели наядам в тени платана у чистейшего источника Каллирои? Разве не сбегались быстроногие нимфы на звуки волшебной флейты аркадского пастуха, которым был он? Сама богиня Любви и Красоты спускалась к нему со своего Олимпа, привлечённая его сладкозвучной скрипкой!.. Однако пришло время, когда он предпочёл Афродите Сирингу, - но не преследуемую Паном прекрасную нимфу, а уже превращённую милосердными богами в тростник, из которого обманутый бог пастухов сделал себе волшебную свирель. Когда он пытался передавать на своей скрипке пленительные звуки, раздававшиеся у него в голове, весь Парнас зачарованно умолкал или отзывался на его игру небесным хором. Однако теперь Франц страстно мечтал добиться признания не у богов, воспетых Гесиодом, а у самых придирчивых ценителей музыки из европейских столиц. Ведь человек всегда стремится к чему-то большему, и его тщеславие редко бывает удовлетворено. Он завидовал волшебной свирели и хотел бы ею обладать.
"О, если бы я мог завлечь нимфу в свою любимую скрипку! - часто восклицал он, пробуждаясь от своих снов наяву. - Если бы я мог хотя бы мысленно перепрыгнуть через пропасть Времени! Если бы мне удалось хотя бы на денёк приобщиться к таинственному искусству богов, стать самому богом, приводя в восхищение человечество, проникнуть в тайну лиры Орфея или заключить сирену в свою собственную скрипку - на благо всем смертным и во славу себе!"
Слишком долго он грезил в обществе воображаемых богов, и теперь им овладели мечты о преходящей земной славе. Но в это время овдовевшая мать Франца неожиданно отозвала сына домой из одного немецкого университета, где он учился последние год или два. Это событие положило конец его планам, по крайней мере на ближайшее будущее, ибо до сих пор он жил на те жалкие гроши, которые она ему посылала, а его средств было недостаточно для самостоятельной жизни вдали от родных мест.
Его возвращение имело неожиданное последствие. Вскоре после приезда нежно любимого сына мать Франца умерла; и добропорядочные жёны города чуть ли не целый месяц упражняли свои бойкие языки, строя предположения относительно того, что же явилось истинной причиной её смерти.
До приезда Франца фрау Стенио была крепкой, пышущей здоровьем женщиной средних лет. Набожная и религиозная, она никогда не забывала о молитвах и не пропустила ни одной утренней мессы за всё время отсутствия сына. В первое воскресенье, после того как Франц вернулся домой - этого дня она ждала с нетерпением и не раз представляла себе, как её сын преклонит колени подле неё в церквушке на холме, - фрау Стенио окликнула его с нижних ступенек лестницы. Её набожная мечта должна была вот-вот осуществиться, и она поджидала сына, бережно вытирая пыль с молитвенника, которым Франц пользовался в отрочестве. Но вместо Франца на зов матери откликнулась его скрипка, и её звонкий голос смешался с надтреснутым перезвоном воскресных колоколов. Любящая мать была неприятно поражена, когда услышала, как эти боговдохновенные звуки заглушила какая-то странная и таинственная мелодия "Пляски ведьм", показавшаяся ей неземной и издевательской. Фрау Стенио и вовсе едва не лишилась чувств, услыхав решительный отказ нежно любимого сына пойти на церковную службу. Он никогда не ходит в церковь, холодно заметил Франц. Это совершенно пустая трата времени; а кроме того, старый церковный орган действует ему на нервы. Ничто не заставит его подвергнуть себя пытке, слушая этот расстроенный инструмент. Франц был неумолим, и переубедить его не было никакой возможности. А чтобы положить конец её мольбам и увещеваниям, он сыграл ей только что сочинённый им "Гимн Солнцу".
(С этого памятного воскресного утра фрау Стенио утратила душевный покой. Она поспешила в исповедальню, дабы излить свою печаль и найти утешение; но то, что она услышала от сурового священника, наполнило её кроткую и бесхитростную душу смятением, едва ли не отчаянием. С этого момента её не покидали страх и чувство глубокого ужаса. Тревога не давала ей уснуть по ночам, а дни она проводила в слезах и молитвах. Тревожась о спасении души своего любимого сына, о его загробной жизни, она принесла несколько поспешных обетов. Но поскольку ни обращение к Божьей Матери на латыни, написанное по просьбе фрау Стенио её духовным отцом, ни её собственные мольбы на немецком, обращённые ко всем святым, которые, по её убеждению, пребывали в раю, не принесли желаемого результата, она решила совершить несколько паломничеств к дальним святыням. Во время одного из них - к святой часовне, расположенной высоко в горах, - она простудилась на ледниках Тироля, спустилась вниз и слегла в постель, с которой так и не поднялась. В каком-то смысле молитвы фрау Стенио всё же оказались не совсем напрасными: бедная женщина получила теперь возможность, так сказать, на небесах лично обратиться к святым, которым она так верила, и взмолить их о прощении своего сына вероотступника, отвернувшегося от них и от церкви, глумившегося над монахами и таинством исповеди и не переносившего церковный орган.
Франц искренно оплакивал кончину матери, но, не догадываясь о том, что был косвенной причиной её смерти, не испытывал угрызений совести. Распродав скромное домашнее имущество, с тощим кошельком и лёгким сердцем, он решил отправиться в странствия на год или два, прежде чем осесть где-либо и заняться каким-нибудь делом.
В основе этого плана совершить путешествие лежало смутное желание увидеть большие города Европы и попытать счастья во Франции, но привычка к богемному образу жизни была в нём слишком сильна, чтобы сразу с ней расстаться. Свой скромный капитал он отдал банкиру, так сказать, на чёрный день, и отправился в пешее путешествие по Германии и Австрии. Игрой на скрипке он расплачивался за стол и ночлег на фермах и постоялых дворах, встречавшихся ему по пути, и всё время проводил в зеленеющих полях или среди возвышенного безмолвия леса, наедине с природой и, как обычно, предаваясь грёзам наяву. За три месяца этих приятных скитаний без определённой цели Франц ни на секунду не спустился с вершины Парнаса на грешную землю. Но, уподобясь алхимику, превращающему свинец в чистое золото, всё, что попадалось ему на пути, он обращал в песни Гесиода или Анакреона. По вечерам, когда он, расположившись на зелёной лужайке или в зале сельского трактира, зарабатывал себе на ужин и ночлег игрой на скрипке, всё вокруг него преображалось. В его воображении сельские парни и девушки превращались в аркадских пастухов и нимф, а земляной пол - в прекрасный зелёный газон. Кружившиеся в размеренном вальсе с дикой грацией прирученных медведей неуклюжие пары преображались в жрецов и жриц Терпсихоры. Пышнотелые, розовощёкие и голубоглазые дочери сельской Германии были для него Гесперидами, которые водили хоровод вокруг деревьев, согнувшихся под тяжестью золотых яблок. Но прекрасные мелодии свирелей аркадских полубогов, которые были доступны лишь его волшебному слуху, не исчезали на рассвете. Едва спадала с его глаз пелена сна, как он отправлялся в очередное волшебное царство дневных грёз. По дороге к какому-нибудь тенистому и величественному хвойному лесу он беспрестанно играл себе и всему, что его окружало: зелёному холму и горам, и покрытые мхом скалы подступали к нему поближе, чтобы как можно лучше его слышать, словно он был Орфеем. Франц играл весёлому ручейку, торопливой реке, и они замедляли бег своих волн, заворожённые звуками его скрипки. Даже длинноногий аист, который, стоя на одной ноге, замер в задумчивости на соломенной крыше сельской мельницы, сосредоточенно решая для самого себя загадку своего слишком дорогого существования, посылал вслед ему протяжный и пронзительный крик: "О Стенио, ты сам Орфей!"
Это было время полного блаженства, ежедневных и почти ежечасных восторгов. Последние слова умирающей матери, шептавшей об ужасах вечного наказания, оставили его равнодушным, и её предостережение вызвало в нём лишь образ Плутона. Он отчётливо увидел владыку подземного царства, который приветствовал его, как когда-то приветствовал мужа Эвридики. Чарующие звуки скрипки вновь остановили колесо Иксиона, облегчая страдания несчастного соблазнителя Юноны и уличая во лжи тех, кто требовал вечного наказания осуждённым грешникам. Тантал забыл о терзавших его голоде и жажде - их утолила небесная мелодия Франца. Сизифов камень замер неподвижно; и даже фурии улыбались ему, а восхищённый его игрой мрачный Плутон предпочёл скрипку Стенио лире Орфея. Так, серьёзное отношение к мифам, особенно если оно подкреплено безрассудной и страстной любовью к музыке, кажется нам превосходным средством от страха, встающего перед лицом богословских угроз. Вместе с Францем Эвтерпа могла одержать верх в любом состязании, даже вступив в схватку с самим властителем ада!
Но всё когда-то кончается, и скоро Францу пришлось очнуться от нескончаемых грёз. Он добрался до университетского городка, где жил его старый учитель музыки Самуэль Клаус. Когда этот старомодный музыкант узнал, что его любимый ученик остался на белом свете один и почти без средств к существованию, он почувствовал, что давня привязанность к юноше вновь возродилась в его душе с удесятирённой силой. Он отдал Францу всё тепло своего сердца и стал заботиться о нём, как о родном сыне.
Старый учитель напоминал одного из тех нелепых персонажей, что, кажется, сошли с какого-нибудь средневекового витража. К тому же, обладая странными повадками домового, Клаус отличался необыкновенно отзывчивым сердцем, таким же нежным, как у женщины, и готовностью к самопожертвованию первых христианских мучеников. Когда Франц вкратце изложил ему историю последних лет своей жизни, профессор взял его за руку и, отведя молодого человека к себе в кабинет, просто сказал:
- Довольно скитаться, оставайся у меня. Стань знаменитым. Я стар, у меня нет детей, я заменю тебе отца. Будем жить вместе и забудем обо всём, кроме славы.
И Самуэль Клаус сразу же предложил Францу отправиться в Париж через несколько крупных городов Германии, где они будут давать концерты.
За несколько дней Клаус добился того, что Франц забыл свою скитальческую жизнь и связанную с ней артистическую независимость, ему удалось пробудить в нём дремавшее до сих пор честолюбие и жажду мировой славы. С тех пор как умерла его мать, он довольствовался лишь аплодисментами богов и богинь, населявших его воображение; теперь же он опять почувствовал страстное желание снискать восхищение у простых смертных. Под наблюдением умного и заботливого Клауса его замечательный талант креп с каждым днём и приобретал всё большее очарование. Известность Франца росла, и с каждым новым концертом, который он давал в больших и малых городах, число его поклонников увеличивалось. Его честолюбивые мечты быстро претворялись в жизнь. Признанные гении различных музыкальных центров, оказывавшие ему покровительство, вскоре провозгласили Франца Стенио лучшим скрипачом современности, а публика во весь голос объявила, что он превзошёл всех музыкантов, которых ей доводилось когда-либо слышать. Эти восторженные похвалы скоро вскружили голову и маэстро, и его ученику.
Но Париж был более сдержанным в своих оценках. Париж сам создавал репутации, ничего не принимая на веру. Они прожили во французской столице уже почти три года и всё ещё с большими трудностями карабкались на артистическую Голгофу, как вдруг произошло событие, отнявшее у них даже самые скромные надежды. В Париж впервые должен был приехать Никколо Паганини, и Лютеция с нетерпением ожидала встречи с ним. И когда этот не имеющий себе равных музыкант прибыл, весь Париж тотчас упал к его ногам.
II
Известно, что согласно суевериям, зародившимся в мрачную эпоху средневековья и дошедшим почти до середины XIX века, любой незаурядный талант, подобный тому, коим обладал Паганини, люди приписывали действию "сверхъестественных" сил. Всех великих музыкантов при их жизни обвиняли в сделке с дьяволом. Достаточно напомнить читателю несколько подобных историй.
Так, о великом скрипаче и композиторе XVII столетия Тартини говорили, что своими самыми вдохновенными творениями он обязан дьяволу, которому якобы продал душу. Конечно, подобное обвинение было вызвано тем волшебным впечатлением, которое он производил на своих слушателей. Благодаря виртуозной игре на скрипке за ним в Италии утвердился титул "мастера всех народов". "Соната Дьявола", называемая также "Сном Тартини", - и это может подтвердить всякий, кто её слышал, - была самой таинственной изо всех когда-либо сочинённых на земле мелодий, поэтому превосходное произведение стало источником нескончаемых легенд. Они не были совсем беспочвенны, поскольку Тартини сам способствовал их распространению. Он признался, что записал музыку после того, как ему приснился сон, в котором сонату исполнил для него Сатана в результате заключённой с Его Инфернальным Величеством сделки. Даже некоторые знаменитые певцы, чьи необыкновенные голоса вызывали у слушателей восхищение и одновременно суеверный страх, не избежали подобных обвинений. Великолепный голос Пасты объясняли тем, что за три месяца до её рождения мать оперной дивы, впав в экстаз, вознеслась на небеса и услышала там пение ангелов. Одни говорили, что Малибран обязана своим голосом святой Цецилии, другие утверждали нечто иное - демон баюкал её в колыбели, и этим будто бы объясняется дар певицы. Наконец, Паганини, обыкновенный итальянец и непревзойдённый музыкант, который, подобно Джубалу Драйдена, игравшему на "гармонической раковине", вынуждал толпы людей поклоняться божественным звукам и высказывать догадки, что "бог вселился в его скрипку", - так вот, Паганини тоже оставил после себя легенду.
Над почти сверхъестественным искусством величайшего скрипача, которому до сих пор не было равных, часто размышляли, но так и не смогли проникнуть в его тайну. Он производил на публику непостижимое, захватывающее впечатление. Говорят, что великий Россини, услышав впервые, как он играет, плакал, как сентиментальная немецкая девушка. Сестра великого Наполеона, принцесса Элиза де Лукка, на службе у которой состоял Паганини, будучи дирижёром её оркестра, долгое время не могла слушать его игру, ибо падала в обморок. У женщин он по собственному желанию вызывал нервные припадки и истерику, стойких мужчин приводил в неистовство. Трусы превращались в героев, а храбрые солдаты становились похожими на слабонервных школьниц. Неудивительно, что вокруг имени таинственного генуэзца, этого нового Орфея Европы, многие годы ходили сотни самых невероятных легенд.
Одна из них была особенно ужасна. Распространился слух, в который многие верили, хотя и не сознавались в этом, что струны его скрипки сделаны из человеческих кишок в соответствии со всеми правилами и требованиями чёрной магии. И кое-кому это покажется преувеличением, тут нет ничего невероятного, и очень может быть, что именно эта легенда и привела к тем необыкновенным событиям, о коих мы собираемся рассказать.
Восточные колдуны часто используют человеческие органы; и это уже установленный факт, что некоторые бенгальские тантрики (чтецы тантр, или "обращений к демону", как о них отозвался один почтенный автор) используют трупы людей и их внутренние и внешние органы в магических целях. Как бы то ни было, теперь, когда магнетические и месмерические свойства гипноза признаются большинством врачей, можно гораздо определённее, чем раньше, говорить о том, что необыкновенное воздействие, оказываемое игрой Паганини, вероятно, нельзя полностью объяснить его талантом и гениальностью. Изумление, смешанное с трепетом, с такой лёгкостью внушаемое им публике, объяснялось как его внешностью, в которой, по свидетельствам его биографов, "было что-то роковое и демоническое", так и невыразимым очарованием, присущим его виртуозной технике. Последнее подтверждается его безупречной имитацией флажолета и исполнением протяжных великолепных мелодий на одной струне "соль". Многие музыканты безуспешно пытались воспроизвести эту технику, но Паганини и по сей день остается непревзойдённым.
Из-за своей необыкновенной внешности - друзья музыканта именовали её странной, а чересчур нервные жертвы его исполнительского искусства - дьявольской - опровергнуть нелепые слухи ему было очень нелегко. Современники Паганини были готовы поверить в них скорее, чем мы, живущие ныне. По всей Италии и даже в его родном городе люди шептались о том, что Паганини будто бы убил свою жену, а потом и любовницу, которых страстно любил и которых без колебаний принёс в жертву дьявольскому честолюбию. Говорили, что, овладев секретами магии, он заточил души обеих женщин в свою скрипку - знаменитую Кремону.
Близкие друзья прославленного Э.Т.А. Гофмана утверждали, что образ советника Креспеля из новеллы "Скрипка Кремоны" автору романа "Эликсир Дьявола", "Мастера Мартина" и других очаровательных мистических историй навеяла легенда о Паганини. Те, кто читал новеллу, конечно, помнят историю о знаменитой скрипке: в неё вселилась душа и голос известной дивы, возлюбленной Креспеля, им убитой, а затем к ним добавился голос его любимой дочери Антонии. Очевидно, Гофман слышал игру Паганини, раз он использовал в своём произведении такую странную и, на первый взгляд, неправдоподобную историю. Однако поверить в неё заставляла необыкновенная лёгкость, с какой музыкант не только извлекал из своего инструмента какие-то совершенно потусторонние звуки, но и вполне человеческие голоса. Подобные эффекты могли привести публику в изумление, а наиболее впечатлительных повергнуть в состояние ужаса. Добавьте к этому ещё и то, что определённый период в юности Паганини был окутан непроницаемой завесой тайны, поэтому самые нелепые вымыслы о нём надо будет признать отчасти не лишёнными основания и даже извинительными, особенно если речь идёт о народе, предки которого имели своих борджиа и медичи в чёрной магии.
III
В ту далекую пору телеграфа ещё не существовало, а газеты выходили ограниченными тиражами, поэтому слава распространялась не так быстро, как ныне.
Франц вряд ли слышал о Паганини, а когда услышал, - поклялся, что если он и не затмит блеск несравненного генуэзца, то, по крайней мере, окажется его достойным соперником. Одно из двух: или он станет самым знаменитым из живущих скрипачей, или разобьёт инструмент и покончит с собой. Подобная решимость обрадовала старого Клауса, он довольно потирал руки, подпрыгивая на своей хромой ноге, словно увечный сатир, расточал ученику неуёмные похвалы, льстил, убеждая себя, что делает это во имя святого и возвышенного искусства.
Три года назад, когда Франц впервые приехал в Париж, у него были все шансы на успех, но он потерпел неудачу. Музыкальные критики объявили его восходящей звездой, однако пришли к единодушному мнению, что ему понадобится ещё несколько лет занятий, прежде чем он сумеет покорить публику. Поэтому после более чем двухлетней подготовки, не прекращавшихся ни на один день самозабвенных упражнений штирийский музыкант наконец почувствовал, что готов к первому серьёзному выступлению в просторном зале Оперного театра, где должен был состояться публичный концерт перед самыми придирчивыми критиками Старого света. Но в этот ответственный момент в европейскую столицу прибыл Паганини, что создало препятствие на пути претворения надежд Франца, поэтому старый немец благоразумно отложил дебют своего ученика. Поначалу он подтрунивал над необузданными восторгами, хвалебными гимнами во славу генуэзского скрипача и над тем почти суеверным трепетом, с каким произносилось его имя. Но очень скоро образ Паганини превратился в раскалённое железо, которое жгло сердца обоих музыкантов, в пугающего призрака, неотступно преследовавшего Клауса. Прошло ещё несколько дней, и они стали вздрагивать при одном лишь упоминании имени их великого соперника, чей успех с каждым вечером становился всё более беспримерным.
Первая серия концертов уже заканчивалась, но ни Клаус, ни Франц ещё не получили возможность услышать Паганини и оценить его мастерство. Билеты стоили так дорого и такой крохотной была надежда на получение контрамарки у своего коллеги артиста, справедливо считавшегося на редкость скупым в денежных вопросах, что им, как и многим другим, пришлось ждать удачного случая. Но настал день, когда маэстро и его ученик почувствовали, что они больше не могут сдерживать своё нетерпение: они заложили часы и на вырученные деньги купили два самых дешёвых билета.
Вряд ли кто сумел бы описать бурю восторга и восхищения, разразившегося в тот памятный, но роковой вечер! Публика неистовствовала: мужчины рыдали, женщины визжали и падали в обморок, а Клаус и Стенио своей бледностью напоминали призраков. Едва волшебный смычок Паганини коснулся струн, как Франц и Самуэль почувствовали, будто до них дотронулась ледяная рука смерти. Охваченные непреодолимым восторгом, который обернулся для них жестокой, нестерпимой душевной пыткой, они даже не решались посмотреть друг другу в глаза и за весь концерт не обмолвились ни единым словом.
В полночь, когда избранные представители музыкальных обществ и Парижской консерватории распрягли лошадей и сами с триумфом потащили карету великого артиста к его дому, оба немца вернулись в своё скромное жилище. На них было жалко смотреть. Мрачные и удручённые, они сидели на своих обычных местах у камина и хранили молчание.
- Самуэль! - воскликнул наконец Франц, бледный как смерть. - Самуэль, нам остаётся теперь только умереть... Ты слышишь меня?... Мы ничтожества! Мы были безумцами, когда полагали, что в этом мире кто-то может соперничать с ... ним! - Имя Паганини застряло у него в горле, и Франц обречённо рухнул в кресло.
Морщинистое лицо старого учителя вдруг побагровело. Его маленькие зелёные глазки засветились мерцающим светом, когда, наклонившись к своему ученику, он прошептал хриплым, надтреснутым голосом:
- Нет, нет! Ты ошибаешься, мой Франц! Я учил тебя, и ты овладел всеми тайнами великого искусства, которые простой смертный и вдобавок крещёный христианин может перенять у другого такого же простого смертного. Разве есть моя вина в том, что эти проклятые итальянцы прибегают к услугам Сатаны и дьявольским ухищрениям чёрной магии, чтобы безраздельно господствовать в искусстве?
Франц взглянул на своего учителя. В его воспалённых глазах горел зловещий огонёк, который недвусмысленно говорил ему, что ради обретения подобного могущества, он, не задумываясь, продал бы свои тело и душу дьяволу.
Однако Франц не проронил ни слова и, отведя взгляд от Клауса, задумчиво посмотрел на догорающие угли.
Сонмы давно забытых бессвязных грёз, которые в дни юности казались Францу такими реальными, а потом были им отвергнуты и постепенно стёрлись из памяти, теперь вновь наполнили его сознание так же ярко и живо, как и прежде. Воскресшие тени Иксиона, Сизифа и Тантала предстали перед его мысленным взором, гримасничая и вопрошая: "Что значит ад для тебя, человека в него не верящего? Но даже если ад действительно существует, то это ад, описанный древними греками, а не нынешними изуверами, то есть местность, населённая разумными тенями, для которых ты можешь стать вторым Орфеем".
Франц почувствовал, что вот-вот сойдёт с ума, и, машинально повернув голову, он снова посмотрел прямо в глаза своему старому учителю, а затем отвёл взгляд от его воспалённых очей.
То ли Самуэль понял, что творится в душе его ученика, то ли решил отвлечь его от мучительных размышлений, - это останется загадкой как для читателя, так и для самого автора. Но какими бы ни были его намерения, немец произнёс с притворным спокойствием:
- Франц, мой дорогой мальчик, я говорю тебе, что мастерство этого проклятого итальянца лишено естественности, что дело здесь не в трудолюбии и одарённости. Не смотри на меня так дико, ибо то, о чём я говорю, на устах у миллионов людей. Выслушай меня и постарайся понять. Тебе известна странная история, которую рассказывают о знаменитом Тартини? Он умер в одну прекрасную ночь, ночь шабаша, задушенный своим демоном, который научил его тому, как заставить петь скрипку человеческим голосом, вложив в неё посредством заклинаний душу юной девы. Паганини сделал больше. Чтобы наделить свой инструмент способностью издавать человеческие звуки, такие как рыдания, крики отчаяния, мольбы, стоны любви и ярости, - словом, научить скрипку передавать самые пронзительные оттенки человеческого голоса, Паганини убил не только свою жену и любовницу, но и своего друга, который относился к нему с такой нежностью, как никто другой на свете. Затем он сделал четыре струны для своей волшебной скрипки из кишок последней жертвы. В этом заключается секрет его завораживающего таланта, той всепоглощающей мелодии, того сочетания звуков, которыми тебе никогда не удастся овладеть, если только...
Старик не закончил последней фразы, поражённый дьявольским взглядом ученика, и закрыл лицо руками. Франц тяжело дышал, и выражение его глаз напомнило Клаусу взгляд гиены. Он был смертельно бледен. Какое-то время он не мог говорить и только ловил ртом воздух. Наконец он едва слышно произнёс:
- Ты в этом уверен?
- Конечно, я даже надеюсь тебе помочь.
- И... и ты действительно считаешь, что лишь добыв струны из человеческих кишок, я смогу соперничать с Паганини?! - спросил Франц после короткой паузы и опустил глаза.
Старый немец открыл лицо и с каким-то странным выражением решимости на нём тихо ответил:
- Нам нужны не просто человеческие внутренности. Они должны принадлежать человеку, который любил нас по-настоящему - бескорыстной святой любовью. Тартини наделил свою скрипку душой девы. Но она умерла от безответной любви к нему. Коварный музыкант заранее приготовил сосуд, в который ему удалось поймать её последний вздох, когда, умирая, она произнесла его дорогое имя; и затем Тартини передал её дыхание своей скрипке. Историю о Паганини ты от меня уже слышал. Он, однако, заручился согласием своей жертвы, чтобы добыть человеческие кишки...
О всесильный человеческий голос! - продолжал Самуэль после короткой паузы. - Что может сравниться с его красноречием, его пленительным обаянием? Ты полагаешь, мой бедный мальчик, что мне не надо было посвящать тебя в эту великую последнюю тайну, но как же теперь быть, если тебя бросает прямо в объятия к тому ... кого не следует поминать ночью? - добавил Клаус, неожиданно возвращаясь к суевериям своей юности.
Франц, не сказав ни слова, с ужасающим спокойствием поднялся, снял со стены свою скрипку, резким и сильным движением оборвал на ней струны и швырнул их в огонь.
Самуэль едва не вскрикнул от ужаса. Струны шипели на углях и, словно живые змеи, извивались и скручивались среди пылающих поленьев.
- Клянусь ведьмами Фессалии и колдовскими чарами Кирки! - воскликнул он, брызгая слюной, с горящими как угли глазами. - Клянусь адскими фуриями и самим Плутоном, о Самуэль, мой учитель, что не притронусь к скрипке до тех пор, пока на ней не будут натянуты четыре человеческие струны! И пусть я буду проклят навеки, если нарушу эту клятву! - и он упал без чувств на пол с глухими рыданиями, которые, стихая, напоминали причитания возле тела усопшего.
Старый Самуэль взял его на руки, словно ребёнка, и отнёс на постель, после чего поспешил за доктором.
IV
После той ужасной сцены Франц тяжело заболел, и заболел почти неизлечимо. Врач нашёл у него воспаление мозга и сказал, что надо приготовиться к худшему. Девять долгих дней больной бредил; и Клаус, который ухаживал за ним, не отходя от его постели ни на минуту, заботясь о нём, как самая нежная мать, пришёл в ужас от деяния рук своих. Впервые со времени их знакомства, благодаря тому, что его ученик впал в бредовое состояние, он смог проникнуть в самые тёмные уголки этой странной, суеверной, холодной и в то же время страстной натуры. И Клаус был потрясён тем, что ему открылось. Он увидел Франца таким, каким тот был на самом деле, а не таким, каким казался посторонним людям. Музыка была смыслом его существования, а похвалы - воздухом, которым он дышал, и без которого жизнь становилась для него тяжким бременем. Лишь струны скрипки были для Стенио источником энергии, но для того, чтобы поддерживать огонь жизни, ему были нужны аплодисменты людей и даже богов. Клаус с изумлением обнаружил искреннюю, артистическую, земную душу, но божественное начало в ней напрочь отсутствовало. У этого питомца муз, наделённого богатым воображением и каким-то рассудочно-поэтическим даром, не было, однако, сердца. Вслушиваясь в этот исступлённый бред, в то, что возникало в больной фантазии Франца, Клаус чувствовал себя так, словно впервые за всю свою долгую жизнь он исследовал удивительную, неизвестную страну - человеческую природу, но не в нашем мире, а на какой-то ещё незавершённой планете. И увидев всё это, Клаус содрогнулся. Не раз за это время он задавался вопросом: а не окажет ли он услугу своему "мальчику", если позволит ему умереть, прежде чем тот придёт в чувство?
Но он слишком сильно любил своего ученика, чтобы долго вынашивать подобную мысль. Франц околдовал его истинно артистическую натуру, и теперь Клаус чувствовал, что их жизни неотделимы одна от другой. Старик никогда не испытывал ничего подобного, поэтому он решил спасти Франца даже ценой своей долгой и, как ему казалось, впустую прожитой жизни.
На седьмой день болезни наступил ужасный кризис. Целые сутки больной не смыкал глаз и не замолкал ни на минуту, находясь в состоянии бреда. Он подробно описывал каждое из своих необыкновенных видений. Фантастические призрачные тени нескончаемой и неторопливой процессией выплывали из полумрака его тесной комнаты, и Франц окликал каждую из них по имени, словно здоровался со своими старыми знакомыми. Себя же он называл Прометеем, ему казалось, что он прикован к скале четырьмя оковами, сделанными из человеческих кишок. У подножия Кавказских гор бежали чёрные воды Стикса... Они покинули Аркадию и теперь пытались окружить семью кольцами скалу, на которой он мучился...
- Хочешь ли ты узнать, как называется Прометеева скала, старик? - прокричал он в ухо своему приёмному отцу. - Тогда слушай... имя ей... Самуэль Клаус...
- Да, да, - печально бормотал немец. - Это я погубил Франца, пытаясь принести ему утешение. Рассказы о колдовстве Паганини слишком сильно поразили его воображение. О, бедный мой мальчик!
- Ха! Ха! Ха! - больной разразился громким резким смехом. - Ах! Что говоришь ты, бедный старик?... Так, так, ты всё равно ни на что не годен. Ты хорошо бы смотрелся, если тебя натянуть на прекрасную скрипку Кремону!..
Клаус вздрогнул, но ничего не сказал. Он только наклонился к бредившему молодому человеку и, поцеловав его в лоб с нежностью любящей матери, на некоторое время покинул комнату больного, чтобы привести в порядок свои мысли. Когда он вернулся, бред больного перешёл в другую стадию: Франц пытался подражать звучанию скрипки.
А к вечеру этого дня больному стали мерещиться призраки. Он видел духов огня, которые хватались за его скрипку. Их костлявые руки с пылающими когтями, выраставшими из каждого пальца, подзывали старого Самуэля... Они обступали учителя, собираясь растерзать его... "единственного человека на свете, который любит меня бескорыстной возвышенной любовью... чьи кишки могут принести хоть какую-то пользу!" - продолжал бормотать Франц с горящим взором и демоническим хохотом.
На другое утро жар, однако спал, и к концу девятого дня Стенио поднялся с постели, ничего не помня о своей болезни и не подозревая, что позволил Клаусу прочесть свои самые сокровенные мысли. Да и мог ли он знать, что ему пришло в голову принести в жертву своему честолюбию старого учителя? Вряд ли. Единственным непосредственным результатом его роковой болезни стало то, что, поскольку из-за принесённой клятвы его артистический дар не находил себе выхода, в нём проснулась другая страсть, которая могла дать пищу его тщеславию и необузданной фантазии. Он с головой ушёл в изучение оккультных наук, алхимии и магии. Занимаясь магией, молодой мечтатель пытался заглушить тоску по своей, как он полагал, навсегда утраченной скрипке...
Проходили недели и месяцы, однако ни учитель, ни его ученик больше не заговаривали о Паганини. Глубокая печаль овладела Францем. Оба они лишь изредка обменивались друг с другом несколькими словами. Скрипка висела на своём обычном мест
Вещь - классная, все подтвердят.