Произведение «Come stai, mia cara? Thriller» (страница 1 из 2)
Тип: Произведение
Раздел: По жанрам
Тематика: Ужасы
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Come stai, mia cara? Thriller

Come stai, mia cara? Thriller psicologico Elena Serebrovskaya-Migliori      
                                             COME STAI, MIA CARA?! racconto, thriller psicologico      

    La nebbia era cosi’ fitta che sembrava di potersi dissolvere al suo interno...COMPLIMENTI! CONGRATULAZIONI! SEI IL MIGLIORE! Il trionfante tintinnio e le voci stridenti risuonavano ancora nelle sue orecchie... Aveva bisogno di questa vittoria? Lui semplicemente viveva... viveva per inerzia... Al mattino - la tortura, che si chiama - "sveglia mattutina"... Il caffe’ e’ una parte piacevole della tortura... Poi - "maschera di espressione" sul viso... Cosa c’e’ nel tema di oggi? Affaristico e di successo, condiscendentemente attento... VINCITORE! "Grazie mille... grazie mille... molto grato..."... Sono passati due mesi... Niente puo’ essere restituito... ma, anche, non dimenticato... Ma vuoi dimenticare? Ed e’ vero che NULLA PUO’ ESSERE RESTITUITO?! "Gruppo di supporto per chi ha subito una perdita terribile!" ...Semplicemente assurdita’! "Ho solo piu’ paura... e la perdita e’ piu’ tangibile..." "Dio ti aiutera’!" Un altro tentativo impotente di dimenticare... come se nulla fosse accaduto... Tutto e’ presumibilmente meraviglioso!.. Era ed e’ piu’ meraviglioso che mai. "E’ possibile venire a patti con la perdita usando Dio? – Non posso farlo…
”Amore… matrimonio… moglie, figlia…. Una casa con vista sul giardino... pesci in un acquario rotondo... un barboncino bianco... sorrisi... vacanze, fiori... biglietti per uno spettacolo di Natale... Com’e’ tutto rosa e caramello!
 LA VITA E’ BELLA!

Poi... - un fallimento (beh, questo e’ cio’ che bisogna dimenticare, e’ cio’ su cui stiamo lavorando) - e... un barboncino rimasto... e una casa vuota... Io e il barboncino... Cosa, dopo il "fallimento salvifico"? – Io e il cane... NON FUNZIONA! Be’, non funziona... Il prete, paffuto e rosa, pieno di vita, assicuro’ che – "ci incontreremo tutti sicuramente... La’, in cielo!" – Non preoccuparti di niente! - ripeteva le frasi imparate a memoria, roteando gli occhi per essere credibile e tamburellando con le mani sull’orlo dei vestiti, come se avesse gia’ in tasca i "biglietti per il paradiso"... - La cosa principale e’ venire da noi, pregare di piu’, accendere le candele, che devono essere acquistate nella nostra chiesa, questa e’ una condizione obbligatoria... - un uomo grassoccio vestito con una tonaca voleva essere convincente... ma..., non convinceva...
NON FUNZIONA!
 "Non credo... Non ci posso credere... Non so da dove cominciare a credere... E questo tizio paffuto e’ una condizione obbligatoria della fede? "Come le candele nel suo tempio?" Ma niente puo’ essere restituito... C’e’ solo - ESEMPIO... "Davvero? Chi ha detto questo?! Io posso! Posso restituire tutto…” Passarono due mesi… come due anni… Lui si sforzo’ ancora…
Dimentica... Non pensare... Accetta... Distraiti... Credi... No... non funziona cosi’... Un uomo di mezza eta’, magro e stanco, che catturava l’attenzione di chiunque incontrasse, ... e un barboncino, che un tempo era stato bianco, camminavano lentamente lungo la strada serale di una piccola citta’. "Luci pubblicitarie... (ovviamente... come potremmo farne a meno?), occhi accecanti... passeggiate tradizionali con i cani o... passeggiate dei proprietari... Proibito da qualche parte... consentito da qualche parte... Tutto e’ soggetto a uno schema... uno schema di vita... Ma lo schema di vita di chi...? Sicuramente, non e’ stato Dio a inventarlo..." - i pensieri caotici di una mente troppo stanca... "Il tempo non puo’ essere riportato indietro... coloro che hanno lasciato il tempo non possono essere restituiti..." "Oh, no! Questo non fa per me! Credo nel potere delle azioni magiche! Tutto e’ possibile per una persona, basta volerlo fortemente e... crederci...". Folle di giovani sognatori, desiderosi di realizzare subito i loro sogni..., si affrettavano da qualche parte, dando alla strada serale uno sfondo rumoroso e gioioso. Un telefono squillo’ nella tasca di un uomo che portava a spasso il suo barboncino... (Certo... come avrebbe potuto essere senza?) - Nikita Arturovich! Bene, finalmente sono riuscito a contattarti... Oppure - "Sono riuscito a contattarti"... Non so mai come dirlo correttamente ah... ah! - una risata fruscio’ nel telefono - Pronto! Mi senti? - Si’... - rispose riservato l’uomo, che si chiamava Nikita. - Oh, che bello! Allora... abbiamo trovato quello che ci avevi chiesto... beh, si’... ci siamo mossi un po’ lentamente con l’ordine... Ma... come posso dirlo piu’ gentilmente... l’ordine era molto... molto... particolare, diciamo... Mi hai sentito? Ciao! - Si’, ti sento, parla gia’... il succo... - Si’... certo... Sono solo un intermediario... Ma sono felice per te! Tutto andra’ come deve andare. Stiamo aspettando il pagamento rimanente e riceverai le istruzioni complete e la presentazione completa... dove, cosa e come... - Ho pagato l’anticipo e il resto alla ricezione del prodotto, e’ l’unico modo. - Nikita Arturovich entro’ nel noto terreno della conversazione d’affari, difendendo gli interessi... - Ma... - inizio’ la voce al telefono con tono incerto, - Io sono solo un intermediario... ora... - ci fu trambusto e singhiozzi... - ...Va bene, quando vi trasmetteremo informazioni, cioe’ istruzioni, darete una parte del pagamento in base al nostro accordo in contanti..., e trasferirete l’ultima parte online dopo aver ricevuto il risultato, ma non piu’ tardi di un giorno dopo... beh, sapete. Allora, domani alle dodici nello stesso posto, va bene? - Oh, va bene. - L’uomo di nome Nikita premette il pulsante rosso - Fine della connessione. - Cara ragazza Olesya, ci manca tanto. E suo padre sembra vivere bene, proprio come prima, come fa? – Spesso sentiva sussurri alle sue spalle quando usciva o entrava nel mercato locale. Questa volta, sulle panchine vicino all’ingresso, quasi sempre popolate da amanti delle chiacchiere oziose (che di solito si chiamano pettegolezzi), due zie, di quelle che non hanno eta’, bisbigliavano tra loro, e cosi’ forte, come se volessero farsi sentire. "E il barboncino ha bisogno di essere lavato e tosato", concluse la partecipante al duetto di conversazioni all’ingresso del supermercato, increspando le labbra truccate. - E tua moglie non si e’ ancora fatta vedere? Lei non va al negozio... Quella li’, la sua signorina dai modi perbenisti, hee... hee... - ridacchio’ debolmente, e il suo interlocutore ridacchio’ in risposta. Si abbracciarono, amandosi, cosi’ sembrava loro, per la vicinanza dei loro pensieri e delle loro valutazioni della vita. “Allora…” penso’ Nikita, camminando a passo svelto, io, o meglio, correndo lungo un piccolo fiume paludoso dal nome promettente.
AFFIDABILE – abbiamo ricevuto le istruzioni… e possiamo agire… Ma… ho paura…”HO PAURA! – Torna indietro, cattivo ragazzo! Non ti e’ permesso entrare! Papa’ ti punira’, te lo prometto... "... Sarai felice... Te lo prometto... nella gioia e nel dolore saremo insieme da ora in poi e per sempre!" "Vi dichiaro marito e moglie..." Te lo prometto... Frammenti di dialoghi, monologhi, frasi solenni... ricordi d’infanzia... gli giravano in testa, creando un parco divertimenti... realistico e tanto piu’ inquietante... –
 Olya! Oliya!.. Olesya...
 La nostra veloce libellula... Ali leggere... sfuggente... "la mia ragazza..." - Ma non l’abbiamo vista... Si’, era... a una festa... e poi se n’e’ andata... se n’e’ andata in macchina... Non sappiamo dove... ha detto, casa... - Dopo aver detto tutto questo, l’amica di scuola di Olia, dipinta oltre la sua eta’, fisso’ il giovane dai capelli rossi, e lui le fece l’occhiolino scherzosamente... - No, questa volta non l’ho accompagnata io... ha deciso di guidare lei stessa... ha guidato bene... - e di nuovo - una risatina... Per quanto tempo i fiori della vita si addolorano... pieni di speranze e sogni? ... Nick, in quel momento terribile per lui, li odiava... Voleva... voleva letteralmente morderli con i denti... vendicarsi della loro indifferenza, spaventare quegli sfacciati adolescenti, in modo che l’arroganza scomparisse dai loro volti ben curati... Ma cosa poteva fare? "Come?!" Come potrebbero essere amici della mia Olesya?! Oppure mi sfugge qualcosa…? Non so una cosa... Perché le ho comprato questa macchina? Non aveva nemmeno la patente..., si’... guidava bene... le ho insegnato... mi ha implorato... per sicurezza... per non camminare in strade buie... cosi’... un amico che aveva gia’ la patente la avrebbe guidata... Questo tizio dai capelli rossi e senza talento! Mi ha convinto... Sono uno stupido... uno stupido... Cosa e’ successo li’? Ora non fa piu’ alcuna differenza…” Il poliziotto e l’assistente sociale sembravano soddisfatti della risposta della ragazza dipinta e del ragazzo dai capelli rossi… Loro, quasi in sincronia, alzarono le spalle e, dopo aver ordinato di non camminare fino al buio, chiusero la questione… OLIYA
Cosi’ chiamava la sua amata figlia Olesya – Oliyenka... La mia libellula...
"Ho fatto tutto... Ho fatto tutto quello che potevo..." i pensieri mi laceravano la testa, infilandosi l’uno sull’altro... intrecciandosi come un cappio... stringendomi la gola...
"Papa’ Nick, come rideva quando lo chiamava cosi’...!"

PAPA’ NICK

Non chiamava sua madre per nome… NO.
“Nella gioia… e nel dolore… E dov’e’ adesso, la moglie? Colei che nella gioia e nel dolore…”
La tragedia l’ha accecata e l’ha costretta a correre... a correre senza voltarsi indietro, velocemente, come se avesse paura di trasformarsi in una colonna di sale al minimo tentativo di parlare di quanto accaduto...
- E’ colpa tua, Nick... "Tuo..." disse senza guardare il marito. Muovendosi come al rallentatore, prese la sua borsa e la piccola valigia in cui tutto era stato sistemato meccanicamente e si diresse verso l’uscita. Questa uscita non e’ diventata per lei un’entrata... e da due mesi a questa parte per lei e’ solo un’USCITA...
- Aspettare! Questo non e’ permesso! Questa non e’ una via d’uscita... vattene e basta... Poi prendi anche il cane... - ma Nick stava gia’ parlando con la porta, che non avrebbe piu’ aperto... per ora...
Né lei né... Olesya... Apriranno mai... Olesya non entrera’ mai...

MAI!

E non posso fare niente? Posso... arriveranno...
Nella gioia... e nel dolore...
Nick apri’ il pacco... C’era un numero di telefono...

CHIAMARE ENTRO 1 ORA DALLA RICEZIONE DEL PACCO

Capisco... Nick stava pensando freneticamente, gli sembrava che la sua testa stesse per scoppiare,
E da esso uscira’ un liquido giallo e viscoso di disperazione.
"No, devo... devo fare tutto il possibile! Dio non me la restituira’, e a maggior ragione le chiacchiere vuote in un cosiddetto gruppo di supporto! Mia moglie se n’e’ andata... non credeva che potessi sistemare tutto... lei... lei... pensava che stessi diventando pazzo...
- Salve, sono io, Nikita Arturovich, si’, io... Tutto bene, grazie... c’e’ una conferenza in programma per domani... quindi... annuncio a tutti che e’ stata posticipata. La nuova data la fissero’ io stesso... un po’ piu’ tardi... Grazie... si’, va tutto bene... si’... e a te... arrivederci... –
Nick spense il telefono... spense tutte le luci in casa e in giardino...
E si sedette sul divano in soggiorno...
Aspettare! Ora - soloASPETTARE

Il giardino era immerso nell’oscurita’... La luna illuminava il sentiero di marmo bianco e le ombre degli alberi si muovevano su di esso come se fossero vive... come le mani di qualcuno che brancolavano: chi afferrare per le gambe? …
La luce della luna penetrava attraverso la porta a vetri del grande soggiorno… Un sentiero di marmo bianco conduceva lo sguardo nell’oscurita’…
L’uomo seduto sul morbido divano rotondo scrutava attentamente il punto in cui il sentiero lastricato era nascosto dall’oscurita’...
“Spero… spero tanto… che non abbiano imbrogliato… Li ho pagati cosi’ tanto… Potrei pagare di piu’… Posso dare tutto…”
Passo’ un’ora... o due, Nick non capiva... sentiva solo che i suoi occhi cominciavano a lacrimare... il suo polso accelerava nelle tempie... e le sue mani afferrarono il bordo del divano con tale forza che ne usci’ un morbido contenuto.
"Una specie di imbottitura sintetica bianca... e dicevano che era un riempimento naturale..." - i pensieri nella mia testa si trasformarono in un unico, disordinato mucchio di cose...

PROTEGGIAMO LA NATURA! NELLA BUSTA ROSA - PLASTICA, IN QUELLA BLU - BIOLOGICO! CARTA - IN BIANCO!

Nikita non si accorse di come si era addormentato... o di come aveva perso i sensi... o...

Quando aprii gli occhi, era gia’ giorno… La luna era scomparsa, ma il sole non era ancora apparso, stava solo raccogliendo forza a est, lanciando nell’aria lampi rosa del suo abito mattutino, cercando di non indugiare e di non arrivare in ritardo con l’alba…
Tutto e’ in un cerchio... niente puo’ essere cambiato... E il sole sorgera’ a est e tramontera’ a ovest... Niente puo’ essere...

Veramente?

Mattina….

"Non e’ successo niente?.. Non e’ successo niente?.. Ma perché?!"

L’uomo balzo’ in piedi dal divano, si spruzzo’ rapidamente dell’acqua sugli occhi rossi e infiammati e attivo’ il telefono.
Il suo viso assunse un aspetto pallido e malaticcio, divento’ emaciato e attorno alle sue orbite oculari si formarono dei cerchi neri. La tensione stava diventando insopportabile per lui.
- Non preoccuparti tanto... il programma e’ stato lanciato... non necessariamente oggi... avverra’ entro una settimana... al massimo... Hai fatto tutto come ti e’ stato detto?
- Si’...si’...sembra che sia cosi’...
- Sembra di si’, o hai fatto tutto? Hanno seppellito... beh... cosa ti hanno detto, dove ti hanno detto?
- Si’... ho fatto tutto... credo tutto...
- Quindi, se hai fatto tutto, e non solo - cosi’ ti sembra - allora aspetta...
Quando tutto sara’ pronto, trasferirai il pagamento rimanente, saprai dove...
E l’interlocutore si e’ disconnesso...
"Dio mio! Lo voglio davvero?! Dio! Non mi hai aiutato! Tu... tu... non mi hai ascoltato, come aveva promesso il tuo servo... quello dalle vesti dorate. Oppure e’ un impostore?!
Cos’altro posso fare?! Partire? Lasciare tutto cosi’ com’e’?! NO! E’ impossibile!

IMPOSSIBILE

"Si’... mi prendero’ una vacanza... al diavolo questo progetto... con la vittoria... se tutto funziona... lancero’ dieci progetti di questo tipo!"
Nick ha sentito l’ispirazione... perché e’ arrivata? Non ha nemmeno scavato dentro se stesso... Che differenza fa! … Sono passati tre giorni da quando il programma e’ stato completato e lanciato… Ho la sensazione… che accadra’ oggi… oggi la luna sara’ piu’ piena… beh, non so perché, ma mi sembra… qualcosa dipende dalla luna… Si’, ho la sensazione cosi’…”
Luce... una luce calda si diffonde nel giardino, risvegliando dolcemente e pazientemente tutto cio’ che dorme...
La rugiada rifletteva il suo luccichio, come gocce di miele trasparente...

La vita e’ difficile da fermare... impossibile... cambia solo forma e nome... diffondendo una calda luce nelle anime viventi, resuscitando sempre nuovi germogli nella terra...
Ma la morte puo’ essere fermata?
L’uomo, svegliandosi dal sonno o da uno stato di torpore..., balzo’ improvvisamente dal divano, come se gli avessero rovesciato addosso una secchiata d’acqua fredda... Aveva sognato qualcosa... qualcosa che non puo’ ricordare...
Dopotutto, si addormento’ cosi’, seduto sul divano rotondo nel soggiorno, vicino alle porte d’ingresso... Per qualche motivo c’era odore di umido... il cui odore soffocante interrompeva l’aroma dei fiori e delle mele...
Eppure la mattina comincio’ bene... La mattina del secondo giorno di attesa...
Nick preparo’ il caffe’ come al solito, verso’ al barboncino il suo cibo preferito e anche piu’ del necessario. Diede una pacca sull’orecchio al cane, stordito da un’attenzione cosi’ dimenticata... e si sistemo’ sullo stesso letto rotondo nel soggiorno... per guardare attraverso la grande porta a vetri che conduceva al giardino, il sentiero di marmo bianco, che in qualche modo brillava in modo particolarmente intenso sotto i raggi del sole mattutino.
Mangiare! Lo so. Oggi accadra’ tutto!
Nick si era preparato da tempo per l’incontro tanto atteso... aveva comprato fiori, caramelle per vasi di cristallo... i suoi preferiti... con ripieno di noci... e... letto... Il suo letto era coperto da una coperta di seta, sulla quale uccelli misteriosi, simili a pavoni, allungavano i loro sottili colli...
- Papa’, gli uccelli hanno code cosi’? - Olesya indico’ con il mignolo il pavone che stava gonfiando le sue bianche piume da favola, - non e’ vero! Non esistono code come questa! - e la bambina scoppio’ in una risata forte e gioiosa. Loro due al parco degli animali... Lui e lei, Olya... Olesya... Tutto era divertente e piacevole per lei...
Lei era la gioia stessa...
LEI ERA…
Nick rimase seduto immobile per circa tre ore, e la natura comincio’ a farsi sentire...
Ho bisogno di mangiare qualcosa, ho bisogno di andare in bagno... ho bisogno di riordinarmi...
"Altrimenti... la spaventero’... E lei spaventera’ me?... Non ho paura?
"Ho paura... molta paura... Cosa sara’ e come..." Non pensava affatto alle reazioni delle persone... Non importa fino ad ora - assolutamente.
“Andiamo... andremo lontano... in un posto dove non ci sono occhi indiscreti e falsi saluti... in un posto dove tutti sinceramente non si preoccupano l’uno dell’altro... dove non c’e’ bisogno di indossare maschere... e salutiamo tutti il cui volto sembra familiare, ma di cui non riusciamo a ricordare esattamente..."
Nick, perso nei suoi pensieri, guardo’ l’abito bianco di seta sottile... lo accarezzo’... lo sollevo’ e lo distese di nuovo sul letto...
“…sembra un matrimonio… perché, sembra un matrimonio? "E’ quello che volevo... o... e’ successo per caso?"
"Quando usci’ per l’ultima volta da casa, indossava un abito bianco... e’ vero, corto e attillato, ma con un vestito bianco... una giovane sposa che non diventera’ mai una moglie... Io... io spezzero’ questa rovina!"
Si stava facendo buio... E la luna con un volto pallido apparve nel cielo, senza aspettare la partenza del sole onnipotente...

- ANCHE NOI POSSIAMO FARE QUALCOSA!

Era come se il suo mezzo viso stesse parlando, come un gioco di bagliori ultraterreni e di piume di nebbia che lentamente e inesorabilmente si depositavano nelle valli...
Il giardino si fece buio, le ombre degli alberi iniziarono il loro consueto spettacolo teatrale, disegnando un delicato motivo lungo il sentiero di marmo bianco che conduceva alla casa a un piano.
Era buio alle sue finestre…
Sembrava che non ci fosse nessuno li’ dentro... in una casa accogliente, a un solo piano, i cui muri di mattoni erano intrecciati con ghirlande di glicina.
Ma… c’era vita in lui… Un giovane era seduto su un divano rotondo in un grande soggiorno arredato con fiori. Gigli bianchi e rose… margherite e margherite… “Non sono forse troppi?” Lui pensava di si’, ma date le circostanze, niente gli sembrava troppo. E

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МОЙ ВЗГЛЯД 
 Автор: Виктор Новосельцев
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