Произведение «"Sally,s Four Points" e’un thriller, horror.» (страница 2 из 2)
Тип: Произведение
Раздел: По жанрам
Тематика: Ужасы
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"Sally,s Four Points" e’un thriller, horror.

EVVIVA!

Il liquido, denso e caldo, si riverso’ sulle sue ginocchia e scorreva un calore torrido lungo le gambe di Max, con un caratteristico odore dolce e aspro... e... Non c’erano dubbi... Questo e’sangue. Qui, solo, di chi?!

«Sono io, Sally», senti Max, come se una voce si allontanasse,

«Vuoi un caffe’?»

Verro’ di nuovo, ma NON L’HANNO TROVATO... – e una leggera risata dopo di lui.

NON E’STATO TROVATO... ARRIVERO’...

"CHI - NON TROVATO?! O cosa...? Di cosa sta andando in delirio?!"

Max, mentre era seduto nel caffe’FAIRY, si ricordo’ di come, dopo questo evento, avesse bevuto un bicchiere di cognac in un sorso... Ma non e’riuscito a ubriacarsi.

NON E’MAI STATO TROVATO...

MA COSA?!

PUNTO TRE...

Vuole uccidermi! E ti uccidera’ se non si fa nulla.

Max correva lungo la strada, temendo di prendere un taxi o un intoppo...

Niente - solo sei chilometri, li superero’..., inoltre, c’e’qualcosa a cui pensare...
Ma non avevo abbastanza fiato e pensava con difficolta’...

Dietro di lui, non in ritardo, sedeva una ragazza magra con tatuaggi sulle braccia. Quella del bar.

Ora si stava avvicinando al corridore davanti, poi si stava allontanando. E a ogni approccio del genere, chiedeva:

"Gli daremo un Diamogli un calcio?"

Ma l’uomo alto non si accorse di lei...

In effetti, non me ne sono accorto.

All’improvviso, il corridore si fermo’... in un colpo solo, come un motore in stallo...

"Ho un’idea!" Vuoi venire con me?" All’improvviso si volto’ verso la ragazza, girandosi bruscamente, e lei si schianto’ contro di lui con tutte le sue forze.

Cosi’, dopo tutto, l’ha notata, che correva al galoppo, tanto che l’orlo del suo bianco, lungo... L’abito leggero riusciva a malapena a tenere il passo con le gambe sottili.

"Si’!" Sto arrivando! Cosa si dovrebbe fare? Diamogli un calcio?

"Perche’ sei d’accordo cosi’ facilmente?" Tu non mi conosci, dalla parola – PER NIENTE!

"Ecco perche’ sono d’accordo non lo so, altrimenti non sarei stato d’accordo, perche’ altrimenti... quando tutto si sa, e’noioso..." e i suoi occhi si fecero tristi.
Nonostante tutto, Max fu sorpreso da questa logica. Ad essere onesti, lei lo deliziava.

«E se fossi un cattivo zio?» Quanti anni hai?
"Ventuno. Il suo viso assunse improvvisamente un’aria annoiata e si guardo’ indietro, come se si chiedesse se stessa iniziando ad annoiarsi. Puo’ andarsene?
"Come ti chiami?"

"Sono Sally.
Max senti che la sua maglietta cominciava a gonfiarsi... Con sudore caustico... o sangue... da quell’orribile coppa il cui contenuto gli era gorgogliato un tempo in grembo...?

Non rispose, ma senti che stava correndo di nuovo... quasi volando... Funziona a lungo - venti... trenta minuti... quasi volando... Oppure, vola nella realta’...

Decise di guardarsi indietro solo quando le forze lo abbandonarono, e comincio’ a farsi buio intorno a lui.
Piegato in vita, ansimante per la folle maratona, lentamente, cercando di non farsi notare da nessuno, si guardo’ indietro...
Nessuno...
Poi, si raddrizzo’ e giro’ bruscamente di centottanta gradi, "

NESSUNO

SONO IO, SALLY... FATEMI USCIRE...

Ma cosa?!

Riprendendo fiato a malapena, il marito si permise di sedersi sul parapetto di un fiume, accanto al quale si trovo’...

"Tranquillo... Fermarsi... Va tutto bene... Immaginavi... L’ho immaginato di nuovo... Dobbiamo arrivare al cimitero... e... Ti faro’ uscire... Credere.... Dove sono?"

Un cimitero dal nome ottimistico - "BETTER WORLD" (in realta’ si chiamava cosi’), dove Max stava pensando di andare, non era poi cosi’ lontano.

"I NOSTRI PREZZI SONO I MIGLIORI! VIVI PER I MORTI! Scegli IL NOSTRO MONUMENTO PER LA TUA TOMBA! UN ABBONAMENTO IN REGALO!"

Il suo telefono non ha ancora esaurito la batteria e Google, un fedele amico, ha tracciato la strada desiderata.

"O forse sono malato, dopotutto? Il dottore e’un ciarlatano? Mi ha preso seimila ed e’stato cosi’. Se mi avesse dichiarato malato, forse non l’avrei pagato, e non avrei avuto nulla.
Perche’ – SANO!" – pensieri cosi’ strani...
Cos’altro dovrei pensare?! Sortita... Mi chiamo Sally! Un altro? O... sono stato rintracciato? Ci pensero’... Lo capiro’ ora... alcuni camminano e altri sono nella tomba..."

Conducendo un teso monologo dentro il suo se’, Max e’arrivato nel posto giusto.

Il cimitero e’gia’ chiuso, la recinzione e’solida e alta... e solo i corvi vi penetravano senza ostacoli. Urlavano da una vita calma, nutriente e noiosa, volteggiando sul mondo del silenzio...

"Devi farcela... Arrampicarsi... Forse il guardiano e’sveglio? Dai soldi, chiedi di passare...

No! Devo scavare una fossa! Non lo permettera’".

Pensando cosi’, l’uomo cammino’ lungo il muro del cimitero, alla ricerca di una scappatoia...
Sembrava che questo muro giallo si estendesse per chilometri alla maniera di quello cinese...

"Ancora una volta, le pareti gialle... Non ricordo che fosse il mio colore preferito", Max cerco’ di non pensare all’atto imminente, per quanto terribile fosse il desiderio.

"Devo vederla nella tomba! MORTA E SALVO! Solo allora potro’ vivere!"

Ed eccolo qui! Fortuna! Minare! Un buco scavato nel terreno sotto il muro! Chi e’stato? Bestie? O...?

Un brivido corse lungo la schiena dell’uomo, che voleva andare a fondo.

"Ma perche’ i morti hanno bisogno di dissotterrarsi? Camminano perfettamente attraverso i muri!" – stranamente, questo pensiero calmo’ il vedovo, che comincio’ a invadere il mondo dei morti con una passione irresistibile...

"Ecco... da qualche parte qui... Ecco il percorso...

Che tipo di luce?! Lanterna! A cosa serve? Chi si aggira nel buio?!"

Max si muoveva tra le tombe, accovacciato, per paura di essere notato.

"I cani... Potrebbero esserci cani da guardia qui!"

E infatti, l’uomo accovacciato, incatenato dalla paura della sua posizione, vide due occhi gialli davanti a se’, che riflettevano la luce di una lanterna non necessaria.

Un enorme cane irsuto emerse dall’oscurita’ del cimitero addormentato e fisso’ l’uomo intorpidito con occhi immobili... Dopo essere rimasto cosi’ per un minuto, il cane ululo’, a lungo e terribile..., poi, come se fosse riluttante, si volto’ e se ne ando’ nell’oscurita’.

«Ben nutrito» - baleno’ nella testa di Max, annebbiato dall’orrore di cio’ che stava accadendo, «pigro e ben nutrito...»

Max sgattaiolo’ su, con cautela, come in un campo minato..., quasi striscio’ lungo lo stretto sentiero tra i defunti...

"Da qualche parte qui... L’undicesima sezione... Qui... Ecco, sulla destra, il nostro pezzo di terra di famiglia... Qui dentro...

Eccoli, vicini familiari sulle tombe! Luoghi d’ interesse... Da qualche parte, tra questa ragazza magra, che guarda dalla tomba la foto con occhi allegri... la sua lapide bianca ... e... un uomo anziano... Ivan... alcuni... — Non riesco a leggere oltre... Giusto... Sono arrivato!"

Il sudore gli colava lungo la schiena, i capelli erano fradici, come se fosse stato tutto il giorno sotto una doccia calda, e continuasse ad essere bagnato dai suoi ruscelli cocenti...

"Eccoli! Le tombe della nostra famiglia! Sortita... dov’e’Sally?" ... E l’uomo sorrise assetato di sangue quando vide una croce di metallo proprio di fronte a lui.

I NOSTRI CIMELI SONO I MIGLIORI! NON PERDERTI GLI SCONTI DI QUESTA STAGIONE! PRENDI DUE CROCI E UNA TERZA IN REGALO!

Max tremo’, e i suoi pensieri lo avvolsero in uno sciame di api dolorosamente pungenti...

«No! Non aver paura", si rassicuro’, "devo scavare! Sono gia’ arrivato...

E’li, nella tomba?! … O no?! Dovrei saperlo... Altrimenti, come puo’ essere tutto questo?!"

La determinazione si impadroni di lui e, l’uomo, con mani tremanti, apri la sua sacra borsa gialla e ne tiro’ fuori il caro fagotto grigio...

QUI!

La giro’ in fretta, come se avesse paura che non ci sarebbe stato nulla...

Nella luce gialla di un’inutile lanterna fatta di stracci grigi, un grosso coltello da tavola guardo’ l’uomo tremante...

Si chino’ sulla sua lama lucida, come per baciarla. Nel riflesso del metallo, un volto grigio ed esausto lo fissava...

"Come faro’ a scavare? Di? Con questo coltello?! Si’, l’hanno fatto! Altrimenti, a cosa serve?!

... Perche’ e’...?

NON E’MAI STATO TROVATO –

Certo! Era sempre con me nel posto piu’ appartato!

E Max, raccogliendo le forze rimaste, comincio’ a esaminare attentamente le iscrizioni sulle croci.

Alla luce gialla della lanterna, a prima vista sembravano facili da leggere.

"Si’... Piu’ vicini... Per non sbagliare... non scavare cosi’ tanto invano... Devo essere sicuro... Qui! Eccolo!"

La Croce di Ferro recitava: SALLY LYMAN.

"E questo e’accanto?.. La stessa croce..." - Max sbirciava freneticamente le iscrizioni - la lanterna era troppo fioca... La sua luce e’troppo inaffidabile...

Ha tirato fuori il telefono e ha illuminato le lapidi con un raggio aggiuntivo.

"Ecco! No... No... questa e’la Madre-Angela Liman...

Ma... Si’! QUI! -

SALLY LYMAN - DATA DI MORTE— 6 AGOSTO...

Esatto, LEI!

E questo... Questo e’.... CHI E’?..

"MAX... ESTUARIO... Max?!

> MAX ... ESTUARIO .... — DATA DI MORTE —6 AGOSTO...

Le iscrizioni sulle croci erano ben visibili, impossibili piu’ chiaramente:

"SALLY LIMA – perdonaci. DATA DI MORTE: 06 AGOSTO..."
"Max Liman - Sei perdonato. DATA DI MORTE: 06 AGOSTO" ...

Max senti il coltello scivolargli dalle mani... un coltello bagnato che non e’mai stato trovato... bagnato di SUDORE... O... dal sangue di SALLY... o... dal suo sangue? …

NON E’MAI STATO TROVATO

Che differenza fa adesso!

Sente il sangue che gli scorre lungo le ginocchia... un sacco di sangue...
Il sangue di Sally...

Il suo sangue, quello di Max...

"Certo... Una tale perdita... Max, stai urlando... Dopotutto, l’hai amata..."

L’ho amata?! SCIOCCHEZZA! L’HO ODIATA!

L’ho odiata... Fino alla morte... Non riuscivo a fermarmi... Non potevo...

Perdonami....

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Феномен 404 
 Автор: Дмитрий Игнатов
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